Vi spiego meglio...
Come negli anni scorsi Easy Divers organizza l'uscita alla perla del tirreno per il periodo pasquale...la voglia di andare in acqua è tanta anche perché l'inverno è appena finito e il lattice della mia muta stagna ha bisogno di una riscaldatina.
Partiamo venerdì (prendendoci un giorno di lavoro, che non guasta mai) con una bella giornata di sole...arriviamo al porto e in attesa di caricarci sul traghetto ci facciamo una birretta in compagnia. Ho letto che rimuove l'azoto dal sangue (o forse me lo sono solo sognato). Fatto sta che la traversata si svolge senza particolari problemi...salutiamo lo staff dell international diving e prepariamo l'attrezzatura per il giorno dopo.
Altra birra e poi cena...siamo tutti un po' stanchini ma un giretto in centro si fa lo stesso...
Sabato inizia con il cielo coperto...non va tanto bene...però poteva andare peggio, poteva piovere (cit.). Nessun problema, seguiamo l'dore del gasolio e arriviamo in barca...eccoci...ci prepariamo e salpiamo verso nuove avventure...direzione il Fenaio. Pesci pochini, troviamo per i primi 10 metri la perfida mucillagine.
La seconda, al pomeriggio, la facciamo a cala Cupa...e lì troviamo la nostra amata poseidonia...ma ciao poseidonia!!!...e con lei troviamo anche una corrente mobile...mobile nel senso che all'andata ce l'abbiamo contro e al ritorno ce l'abbiamo contro...dico io, ma a favore mai?...in ogni caso anche in questa immersione vediamo pochino...troppo freddo e troppa poca luce.
E inizia a piovere...da prima si palesa una leggera pioggerellina che toglie il sale dalle mute ma poi verso cena si trasforma in un fortunale spinto dal vento che tende a rinforzarsi di minuto in minuto...l'unico metodo per mantenere alto il morale è quello di andare a bere un amaro in porto...
Domenica tanti auguri di buona pasqua, con baci e abbracci agli amici ma con gli occhi puntati verso il mare che sembra essere un po' mossetto...ma a noi non ci ferma niente e allora partiamo verso Le Scole...(che poi sarebbero i massi presi in pieno dalla concordia)...la barca si ripara dietro ad esse e possiamo entrare in acqua senza grossi scossoni.
Qua la vita marina è più presente. Troviamo subito delle salpe (che sono dei subiotti trasparenti...ehm lo so che non è molto scientifico però rende l idea)...scendiamo sui 40 metri e troviamo il paradiso degli scorfani, nel senso che troviamo tre scorfani della madonna, grandi come un bus londinese e più o meno dello stesso colore. Troviamo una mini murena. Ma è in risalita che succede il fattaccio...troviamo il pesce San Pietro (tadaaaaaaaa)...è lì, aspetta il nostro passaggio come un bambino che deve attraversare la strada. Poi quando capisce che siamo lì per vedere lui, si avvicina a noi sembra quasi mettendosi in posa...Bel pesce!...ahimè però noi dobbiamo continuare l'immersione e in risalita ritroviamo qualche altro scorfano e un altra catena di salpe...a sei metri facciamo in nostro ciclo di ossigeno e intanto guardiamo le fessure nelle rocce alla ricerca di altri esserini...bell'immersione. Ha ripagato lo spirito per le prime due che a dire la verità erano state un po' meno interessanti di quanto speravamo.
Torniamo in porto e il mare inizia ad incresparsi sempre di più...decidiamo prudentemente (e giustamente) di saltare la seconda. Meglio tenersi in forze per la cena pasquale offerta dall hotel saraceno...
Lunedì si preparano le valige e prima di partire decidiamo di fare un salto al Castello, fatalità la giornata è stupenda, beh, meglio così! Ci godiamo la vista dall alto. Si vede l'Argentario e l'Elba senza problemi (e per qualcuno anche senza occhiali)
Torniamo in porto e ci imbarchiamo sul traghetto...direzione Fiorentina...(nel senso di carne).aaaah che ben!
Peccato per il tempo però il Giglio ha sempre il suo perché...torniamo anche l anno prossimo?
Temibile "frau blucher" Pirata
IIIIIHHHHHH
Fenaio 04-04-2015
Cala Cupa 04-04-2015
Le Scole 05-04-2015
Il Giglio
